SIGILLATURA DEI SOLCHI: la prevenzione nei bambini

La sigillatura dei solchi come tecnica non invasiva per prevenire le carie

Essendo la carie una patologia prevenibile assume un’importanza fondamentale la prevenzione primaria nell’infanzia che si articola in una sana alimentazione, corrette manovre di igiene orale, periodiche visite di controllo, applicazione di fluoro e sigillature ove necessario.

Le superfici occlusali dei molari hanno profondi solchi al cui interno la placca batterica può infiltrarsi facilmente e, infatti, qui abbiamo circa l’80% delle carie nei bambini e nei giovani.I primi molari permanenti fanno la loro comparsa ad un età in cui è massimo il consumo di zuccheri e spesso insufficiente la capacità nelle manovre di igiene orale: da ciò la frequente comparsa in essi di precoci lesioni cariose.

L’ 80% delle carie si forma nei solchi occlusali

Carie iniziale

Esiste però una particolare strategia difensiva: proteggere i solchi dei molari con una resina adesiva che impedisca l’attacco batterico (riduzione incidenza carie dal 52 al 72%). Questo metodo chiamato SIGILLATURA ha il compito di proteggere lo smalto in quelle zone di difficile pulizia (solchi e fossette) dove possono annidarsi prima residui alimentari, poi germi con formazione di placca batterica e carie. E’una pratica rapida, indolore, non necessita di anestesia.

Si usa una speciale resina fluida, atossica, volumetricamente stabile e duratura nel tempo, che viene fatta scorrere all’interno dei solchi occlusali trattati in precedenza con acido per renderli porosi e trattenerla per ritenzione meccanica una volta indurita con lampade alogene.

Solchi occlusali pre sigillatura


Solchi occlusali post sigillatura

Le indicazioni per le sigillature si hanno quindi nei giovani pazienti con rischio per carie dentale, in quelli che si sottopongono a trattamenti ortodontici e quando le carie sono eventualmente limitate allo smalto (sigillatura con ameloplastica).

La ritenzione del sigillante dipende dalla scrupolosa esecuzione di tutti i passaggi clinici che sono necessari: mantenere un campo asciutto durante la mordenzatura e l’applicazione del sigillante, pulire accuratamente lo smalto in modo da eliminare placca o altri contaminanti dalla superficie e dalle fessure.

Si possono utilizzare anche rulli di cotone ma il miglior metodo di isolamento rimane la diga di gomma.

Cosa è la mordenzatura?

La mordenzatura è un trattamento di superficie dello smalto dentale che ha lo scopo di farlo diventare poroso per permettere alla resina sigillante di penetrare al suo interno e diventare un tutt’uno con il dente una volta indurita.

L’agente mordenzante comunemente usato e l’acido fosforico al 37% che viene applicato su tutte le superfici da sigillare per una durata che negli adolescenti deve essere tra i 15 e 30 secondi mentre nei bambini attorno ai 60 mai oltre per differenze di composizione e struttura dello smalto dei denti.

La superficie correttamente mordenzata ha un aspetto biancastro, opaco e lattiginoso; solamente se è clinicamente visibile questa condizione si può procedere all’applicazione del sigillante in sicurezza e senza predisporre alla futura insorgenza di carie secondarie.

Quanto dura una sigillatura?

I sigillanti possono essere trattenuti per molti anni e anche se il sigillante di superficie va perduto,il sigillante nelle cavità e nelle fessure rimane ancora e fornisce protezione.

La sigillatura nel tempo può essere sostituita.


Fondamentale capire che la sigillatura dei solchi dentali è un fattore di profilassi che serve a ridurre l’incidenza della carie nei denti di giovani pazienti nelle superfici occlusali e non sulle restanti parti, versante vestibolare, linguale, interprossimale, non ricoperte dalla resina. Diventano quindi molto importanti l’igiene orale quotidiana, le abitudini alimentari e una corretta Fluoroprofilassi.